
Come potrebbe essere il mondo se la scienza donasse l’immortalità e sconfiggesse la vecchiaia?
La passione di scrivere romanzi, sfruttando la fantasia in salsa di realtà, da sempre trova spazio tra gli impegni professionali di Pietro. Dopo il primo giallo un po’ osé intitolato “Le Cap” e la presentazione di modelli innovativi di gestione aziendale con il testo “P=Σ(S+R)”, ecco questo romanzo che, in embrione, è una fantasiosa ipotesi del futuro, per poi nascere quando la realtà propone tematiche forse intuite ed annusate dall’autore. Tante esperienze tecnologiche, amministrative, finanziarie, di turismo e di spettacolo. Tutte utili per aver qualcosa da dire, da raccontare, da scrivere.
Nei secoli la contrapposizione fra le grandi idee sociali e politiche ha fatto nascere posizioni intransigenti e non modificabili, almeno apparentemente. I conservatori erano i primi nemici di modelli di vita non canonici mentre i progressisti difendevano ed anzi osannavano le diversità. La storia ha voluto che la tecnologia e l’evoluzione abbiano costretto il progresso alla rivalutazione di standard sociali tradizionali, pena l’impossibilità di convivere, mentre i loro avversari ideologici hanno fatto della libera scelta la loro bandiera. Nonostante, o forse a causa, dell’evoluzione tecnologica, al cambiamento degli usi e dei costumi, queste due filosofie rimangono i due punti di riferimento umani e nessun sociologo o politico o scienziato riuscirà mai a seppellire una delle due. Ma è altrettanto sicuro che un vero confine, tra le due ideologie, non esista ed anzi nelle loro radicalizzazioni emergono le similitudini e nella vita quotidiana gli stravolgimenti dei dogmi.